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SEMIANA

 

Il toponimo di questa località della Lomellina è di etimologia incerta.

Alcuni fanno derivare Semiana da un luogo appartenente alla romana "Gens Salvia, altri forse dal nome proprio latino Similius da cui l'aggettivo Similiamus, altri ancora dall'antica Salvania, fondata dai Salvi, popolazione proveniente dalla Provenza.

In ogni caso fu abitata in epoca antica, come testimoniato dal ritrovamento di un ripostiglio di oggetti di bronzo rislaenti a ai secoli XII-X A.C.

Dopo i Romani, che la invasero nel 223 facendola entrare a far parte della Ticinum Romana, seguì la sorte della Lomellina passando attraverso Eruli, Franchi e Longobardi, i quali, guidati da Alboino , arrivarono nel 568 passando attraverso le Alpi.

Carlo Magno, dopo aver sconfitto i Longobardi, nel 774 divise l'Italia i comitati ed assegnò Semiana al comitato di Lomello.

Nel 1000 I Conti Palatini, ( Conti di Lomello e Pavia) diedero importanza e lustro ai territori e protrassero l'ordinamento feudale.

Dal XII secolo , prima sotto i Visconti e dopo sotto gli Sforza sino al 1466, entra a far parte del feudo di Mede, mentre successivamente sarà assegnata a Pietro Giorgio Sannazzaro.

E' proprio durante il periodo sforzesco che la zona si trasforma attraverso la valorizzazione agraria, con la costruzione di canali e la bonifica di paludi, diventando da una zona di difficile coltivazione, ad uno dei territori piu' produttivi d'Italia.